La pseudodemenza depressiva o ansioso-depressiva: cos’è?
La pseudodemenza è una condizione con cui è essenziale porre una diagnosi differenziale quando si parla di demenza e deterioramento cognitivo.
Generalmente ci si riferisce ad essa con il termine “pseudodemenza depressiva” o “ansioso-depressiva” in base alla patologia sottostante. I sintomi, infatti, sono spesso sovrapponibili (in parte o del tutto) a quelli della demenza.

I primi segnali
La persona, o il familiare, lamenta difficoltà di memoria, di concentrazione, rallentamento psicomotorio, difficoltà di comprensione e dimenticanze quotidiane. Tutto ciò, unito ad umore tendenzialmente depresso e sintomatologia ansiosa.
Tutti segnali che allarmano e fanno pensare ad un iniziale demenza: ecco perché la maggior parte delle persone si rivolge al medico di famiglia o ad un neurologo per approfondire la causa della sintomatologia.
Le differenze
La pseudodemenza, a differenza della demenza vera e propria, ha un’insorgenza più rapida e un andamento generalmente fluttuante. I sintomi cognitivi sono secondari al disturbo psicologico sottostante, e tendono a regredire una volta risolta la depressione o l’ansia.
Essa, quindi, è una condizione reversibile. La demenza, invece, ha un andamento progressivamente ingravescente.
Inoltre nella pseudodemenza non si osservano cambiamenti cerebrali, che sono invece indispensabili per porre la diagnosi di demenza.
La depressione
La depressione non è un semplice sentirsi sottotono, ma è una condizione che peggiora la vita della persona nella sua quotidianità.
Nonostante sia una condizione in aumento con il progredire dell’età, essa non è una parte fisiologica dell’invecchiamento. Depressione e demenza possono inoltre coesistere, rendendo difficile il processo diagnostico, anche a causa del fatto che una condizione peggiora l’altra.
Risulta importante, quindi, proporre una visita neuropsicologica con la quale approfondire la vita quotidiana della persona, le sue difficoltà e i suoi cambiamenti. Approfondire, quindi, attraverso test neuropsicologici e questionari con i quali fare chiarezza circa la causa della sintomatologia, e proporre un eventuale trattamento.
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