Cosa ci dicono le emozioni che proviamo?

Emozioni e Pandemia: cosa ci dicono le emozioni che proviamo?

Con il Covid, la pandemia e il lockdown, ci siamo trovati ad affrontare una situazione molto complessa, mai sperimentata prima. Alla luce di ciò, anche la nostra emotività è stata colpita, e se magari prima avevamo la tendenza a narcotizzare le nostre emozioni, adesso ci risulta un po’ più difficile.

Confrontandomi con le persone intorno a me (amici, conoscenti e pazienti), mi sono resa conto che non le conosciamo abbastanza. Spesso fatichiamo anche a riconoscerle e a dargli un nome, e proviamo in tutti i modi a controllarle o soffocarle…ottenendo però l’effetto contrario

Ci sentiamo quindi sopraffatti da ansia, rabbia, paura. Tutte emozioni negative…

…e se ti dicessi che le emozioni negative non esistono?

Emozioni positive e negative: cosa ci dicono le emozioni che proviamo?

Partiamo dal nome…

La parola Emozione deriva dal latino èmovere.

E, fuori + Movere, muovere

Cioè portare fuori, smuovere, agitare.

Le emozioni -del punto di vista evoluzionistico- hanno un ruolo adattivo e ci consentono di rispondere in modo efficace al mondo circostante (per questo hanno consentito la nostra sopravvivenza). Infatti possono essere descritte come “disposizioni a rispondere”, in quanto servono a mettere in atto un movimento o un’azione, indipendentemente dal fatto che poi questa azione venga prodotta o meno.

Ma non solo: infatti è in base a come ci sentiamo in una specifica situazione che possiamo vedere e cogliere delle possibilità di azione. Sarebbe infatti troppo semplicistico affermare che le emozioni sono attivazioni in risposta ad un atto riflesso: “è solamente a partire dalla situazione in cui effettivamente si è che ci si sente in un modo o in un altro, ed è solamente a partire da quella condizione in cui ci troviamo che vediamo le possibilità in base alle quali ci sentiamo situati”. (Arciero e Bondolfi, 2012)

L’emozione, cioè, si riferisce al sentirsi in una data situazione, e la situazione -a sua volta- mostra il suo significato offrendo delle possibilità di azione (che possono essere colte dalla persona o meno).

 

Le caratteristiche delle emozioni

Le emozioni hanno diverse componenti:

  • la componente soggettiva, cioè l’etichetta che le diamo;

  • il comportamento espressivo, quindi l’espressione facciale, la postura, il tono della voce;

  • le modificazioni fisiologiche, come il battito cardiaco, la respirazione, l’aumento dell’adrenalina ecc.

Le emozioni possono essere più o meno consapevoli, possono restare inavvertite se non superano una certa soglia, ed hanno sempre un oggetto intenzionale (cioè si riferiscono sempre a qualcosa).

 

Emozioni: positive e negative

Esistono emozioni positive ed emozioni negative? NO. Le emozioni possono avere una valenza positiva o una valenza negativa, il che è diverso. La valenza, infatti, indica il grado di piacevolezza o spiacevolezza dell’emozione.

Le emozioni ci fanno sentire agganciati e ci dispongono in un certo modo verso il mondo, noi stessi e l’altro (sintonizzazione emotiva). Esse danno senso all’esperienza che viviamo e sono coinvolte nei processi decisionali.

Non tutti, tuttavia, si emozionano allo stesso modo. Esiste una continuità, o continuum, dell’emozionarsi: alcune persone tendono a sintonizzarsi maggiormente sui segnali corporei, mentre altre fanno maggiore affidamento sull’altro (inteso come persona o contesto).

Ma di questo ne parleremo nel prossimo articolo!

Se ti senti sopraffatto da quello che stai vivendo, o hai semplicemente qualche dubbio o curiosità, contattami! Sarò lieta di rispondere alle tue domande!

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