Ansia: come combatterla?

Ansia: come combatterla?

Complici la pandemia e il Covid, le pubblicità per farmaci per l’ansia -anche lieve- sono moltiplicate. Il messaggio di fondo è che l’ansia non ti permette di vivere al massimo della tua efficienza, ti ostacola, ti limita. L’ansia quindi è assolutamente da eliminare. Ma è davvero così?

L’ansia, a differenza della paura (esperita di fronte ad una minaccia reale, presente in quel momento) è l’anticipazione di una minaccia. Il pericolo non è dunque imminente o presente in quel momento.

L’ansia ci aiuta

Essa ci aiuta quindi ad anticipare un possibile pericolo: la sperimentiamo ad esempio quando dobbiamo sostenere un colloquio di lavoro, un esame, o quando abbiamo un appuntamento importante. So che ti sembrerà strano, ma l’ansia in quanto tale non è negativa in senso assoluto.

Un livello moderato di ansia è spesso utile per migliorare la performance, in quanto aumenta attenzione e vigilanza.

Ansia come combatterla

L’ansia ci ostacola

È la dose che fa il veleno

Ciò vale anche per l’ansia: diventa un ostacolo quando è eccessiva, quando condiziona, peggiorandola, la nostra performance o la nostra vita. A livelli crescenti di ansia corrispondono malessere, peggioramento della performance e ansia anticipatoria, ovvero ansia dell’ansia. Quest’ultima porterà la persona ad evitare la situazione che innesca lo stato di malessere. L’evitamento però, sebbene dia sollievo nell’immediato, a lungo termine porta a precarietà fisiologica ed emotiva. 

“L’ansia è inquadrabile in un rapporto di attesa verso il futuro, soprattutto quando i desiderata personali non sono totalmente dipendenti dalle nostre azioni” (Liccione, 2019).

Essa riguarda quindi la progettualità futura, che si fa dubbia e incerta. Nel disturbo d’ansia, inoltre, il focus è interamente centrato sullo stato corporeo, e l’emozione viene sganciata dalla situazione che si sta vivendo.

Focalizzandoci sui segnali corporei, ogni minima variazione nel battito cardiaco o nella respirazione viene interpretata come segnale di pericolo (indipendentemente dal contesto in cui ci si trova). In questo modo, la persona inizia ad anticipare le possibili conseguenze di quelle variazioni.

Con il tentativo di anticipare le possibili conseguenze del proprio malessere, però, l’ansia aumenta. In questo modo si innesca un circolo vizioso, che può portare ad un vero e proprio attacco di panico.

Ansia e controllo

Come puoi controllare l’ansia? L’ansia non si controlla, ma si può conoscere e gestire, e se è vero che la farmacologia e le tecniche come la mindfulness, la respirazione lenta, il rilassamento progressivo possono aiutare, è anche vero che questi metodi agiscono sulla sintomatologia e non sulla causa dell’ansia stessa.

È importante capire il significato che ha l’ansia per te, per la tua progettualità all’interno della tua storia di vita.

Se senti che l’ansia è un problema e sta influenzando la tua vita, non esitare e contattami!

Lascia un commento